GABE NEWELL SPIEGA PERCHÈ VALVE PUNTA AL VR MA NON ALLE CONSOLE

GABE NEWELL SPIEGA PERCHÈ VALVE PUNTA AL VR MA NON ALLE CONSOLE

Intervistato dai nostri colleghi di Eurogamer.net, Gabe Newell ha approfittato dell’occasione per rivelare che Valve è attualmente al…

Intervistato dai nostri colleghi di Eurogamer.netGabe Newell ha approfittato dell’occasione per rivelare che Valve è attualmente al lavoro su ben tre giochi per la Virtual Reality e sul perchè l’azienda sia decisa ad investirci tante risorse:

“Stiamo lavorando su tre giochi VR e non intendo esperimenti ma proprio dei giochi completi. La VR sarà un flop se gli sviluppatori si limiteranno a prendere contenuti già esistenti e aggiungere il supporto per la Realtà Virtuale. Uno dei primi esperimenti che abbiamo fatto in Valve è stato quello di rendere compatibili Team Fortress e Half-Life 2 con questa tecnologia, ma si tratta solamente di test interni. Nessuno comprerà un visore VR per guardare dei film interattivi, per rendere popolare la tecnologia è necessario qualcosa di diverso. La VR si sta muovendo in base alle nostre aspettattive e siamo consapevoli che possa rivelarsi un fallimento, in ogni caso non siamo preoccupati. Da parte nostra, speriamo che gli sviluppatori abbiano voglia di realizzare contenuti interessanti senza paura di rischiare.”

Gaben ha inoltre spiegato le motivazioni per le quali l’azienda non è tutt’ora particolarmente interessata al mercato delle console:

“Non abbiamo nulla contro Microsoft, Sony e Nintendo, davvero. Semplicemente odiamo gli ambienti chiusi. Alle volte ti trovi a dialogare con responsabili che non credono nei tuoi progetti e nelle tue strategie per promuovere al meglio i tuoi titoli, in altri casi ci sono problemi tecnici e burocratici: pensiamo alla SteamApp per iOS, abbiamo preparato il primo update il giorno dopo il lancio ma non siamo riusciti a pubblicarlo prima di sei mesi. Non sapevamo il perchè ma l’aggiornamento non poteva essere pubblicato… un bel giorno, a sorpresa, è stato reso disponibile ma noi non sapevamo nulla. Evidentemente siamo troppo stupidi per avere successo come sviluppatori di app e giochi per iOS. Non ho nulla contro il mondo console e conosco persone che fanno un lavoro straordinario in quell’ambiente. Semplicemente, non fa parte del nostro DNA e non lavoriamo bene quando qualcuno si intromette tra noi e il nostro pubblico.”

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