Molto interessante questo studio israeliano basato su un campione di 280 soggetti, che ha analizzato la dieta migliore per ridurre i depositi di grasso attorno al cuore e al fegato attraverso delle immagini a scanner. Gli esperti della Ben-Gurion University hanno infatti monitorato un gruppo di persone sottoposte a diverse diete per 18 mesi, che presentavano all’inizio dello studio depositi di grasso attorno al fegato e al cuore, grasso viscerale e un’alta percentuale di trigliceridi e colesterolo nel sangue. Parliamo appunto di quel grasso “pericoloso”, viscerale, che riveste le pareti degli organi interni, e che secondo gli esperti ne compromette la funzionalità in modo complessivo, portando a problemi di sindrome metabolica e problemi di salute cardiovascolare anche gravi. Per capire come le abitudini di vita e gli interventi dietetici potevano influenzare la riduzione dei depositi di grasso viscerale, gli esperti hanno monitorato queste persone sottoponendole a un esame diagnostico per immagini, e durante i 18 mesi hanno proposto loro tre pranzi a settimana secondo queste linee guida:
– dieta mediterranea
– dieta a basso contenuto di grassi
– dieta a basso contenuto di carboidrati
In tutti e tre i casi hanno aggiunto 28 gr di noci come snack giornaliero, e in nessun caso la dieta era ipocalorica, ma isocalorica, cioè rispecchiava le calorie giornaliere normali individuali, senza restrizioni.
Hanno anche offerto loro un abbonamento in palestra, spingendoli a intraprendere un’attività fisica per parte del campione, attività aerobica per l’80%.
Dopo 18 mesi, questo è quello che i medici hanno riscontrato tramite la diagnostica per immagini:
Sia la dieta mediterranea che la dieta a basso contenuto di carboidrati (non chetogenica), hanno avuto effetti migliori nella riduzione del grasso viscerale e dei depositi di grasso attorno al fegato e al cuore rispetto a una dieta povera di grassi. Necessaria anche un’attività fisica moderata ma costante (fonte).